sabato 29 settembre 2007
Apprendisti stregoni
Ci mancava Bossi con la lotta del popolo padano per l'indipendenza (e gli applausi di Berlusconi all'idea dello "sciopero fiscale")... Questa è gente irresponsabile. Qualsiasi cosa di male possa fare il centrosinistra alla fine non si può avere a che fare con persone e idee (idee?) di questo tipo. Sono state uscite come questo dei Milosevic, Karadzijc, ecc. a distruggere delle nazioni, a seminare guerra e violenze. In un paese ben ordinato istigazioni di questo genere sarebbero punite per lo meno con l'espulsione dal Parlamento...
lunedì 24 settembre 2007
Trotzkij e il fascismo (ma in realtà si parla dei giorni nostri)
Negli anni Trenta il regime fascista faceva circolare clandestinamente in Italia le opere di Trotzkij, con l'intento di dividere l'opposizione delle cellule socialiste e comuniste rimaste all'interno del paese. Oggi compro la (bella) rivista Internazionale perché parla di Grillo e noto che Grillo fa parte dell'elenco dei columnists. Perfetto, non c'è niente di male. Poi scendo per vedere se per caso altri nomi di esperti che verranno a Ferrara per una rassegna di giornalisti della rivista che dal 5 al 7 ottobre parleranno di temi politici di grande attualità. Toh, cosa scopro! Che la rivista è distribuita da Arnoldo Mondadori. Id est Berlusconi (il presidente del consiglio d'amministrazione è la siura Marina Berlusconi, la figlia primogenita). Bizzarro, no?
mercoledì 19 settembre 2007
Io sto con Valium
Cara Diotima,
Sul V-Day di Grillo ho l'impressione che sia - per restare in tema - un film già visto: quello dei Girotondi di Nanni Moretti. Ci sono analogie e differenze: l'analogia è che entrambi danno voce ad un malessere diffuso e al bisogno di appropriarsi della politica; la differenza è che quello dei Girotondi era un discorso aperto ma mirava a rivitalizzare la sinistra (che è riuscita a sciupare tutto e ad anestetizzare tutto, anche per colpa di Cofferati che, uomo di partito, ha preferito andare a fale - male - il sindaco a Bologna e continuare la carriera nei ds-pd o quel che sarà anzichè costruire qualcosa di nuovo), la mobilitazione di grillo invece di che segno è? Più che a Tiberio e Gaio Gracco (i miei eroi) mi sembra simile a Cola di Rienzo o al massimo a un Marat. Una volta unito un popolo a destra e a sinistra stanco dei partiti cosa pensa di realizzare? Come pensa di governare le scelte su grandi temi che si possono affrontare solo con un progetto politico di società? Quando dirà "guerra sì" o "guerra no" o "cellule staminali sì" o "cellule staminali no" che tipo di seguito gli resterà? A me pare che il suo seguito possa essere assimilabile a quello di chi impugnasse una bandiera per dire "Viva la pancia piena" o "viva la f...(o quel che piace di più)" Chi può essere contrario? Ma poi? La critica al discorso politico tradizionale moderno l'hanno svolta pensatori più strutturati di Grillo: Lyotard, Morin, Habermas... Se Grillo avrà buon senso limiterà il suo impegno politico a una campagna di moralizzazione della politica e a qualche tema limitato. Se non avrà buon senso farà un partito. Ma se i partiti avranno buon senso ascolteranno ciò che la piazza ha detto nel V-Day (soprattutto i partiti di sinistra, perché gli eletori di destra lo sanno che i loro candidati sono corrotti e ipocriti, ma vi si rispecchiano e continueranno a votarli, mentre dalla nostra parte si continua a credere nei principi e nell'etica pubblica e quindi di soffre nel doversi turare il naso), se non avranno buon senso - ciò che temo - continueranno a far parlare personaggi che sono la nostra rovina tipo Polito o gli altezzosi difensori dei privilegi del Palazzo.
Però sarò sincero non mi fido di Grillo molto più di quanto non mi fidi di certi nostri polici. Cosa vuoi che ti dica? Io preferirei che scomparissero le figure carismatiche e vorrei che il confronto politico si svolgesse tra persone competenti che non scaldano il cuore delle masse ma risolvono i problemi concreti e ipotizzano soluzioni con una visione di società futura. Nel paese che sogno i media non aspettano le frasi ad effetto di questo o quel leader per innescare sterili polemiche che aumentino i lettori/spettatori ma si documentano sui contenuti e contribuiscono alla crescita dell'opinione pubblica. La "fede politica" in questo paese utopico non esiste ma le opinioni si adeguano alla realtà e si vota non "contro" qualcuno o per una bandiera ma per il discorso (e la pratica) più capace di costruire futuro. Diversamente avrà sempre ragione Carl Schmitt nel parlare di "Teologia politica" e l'attesa del Redentore di Arcore o di Genova avrà segnato davvero il capolinea della democrazia.
You may say I'm a dreamer...
Sul V-Day di Grillo ho l'impressione che sia - per restare in tema - un film già visto: quello dei Girotondi di Nanni Moretti. Ci sono analogie e differenze: l'analogia è che entrambi danno voce ad un malessere diffuso e al bisogno di appropriarsi della politica; la differenza è che quello dei Girotondi era un discorso aperto ma mirava a rivitalizzare la sinistra (che è riuscita a sciupare tutto e ad anestetizzare tutto, anche per colpa di Cofferati che, uomo di partito, ha preferito andare a fale - male - il sindaco a Bologna e continuare la carriera nei ds-pd o quel che sarà anzichè costruire qualcosa di nuovo), la mobilitazione di grillo invece di che segno è? Più che a Tiberio e Gaio Gracco (i miei eroi) mi sembra simile a Cola di Rienzo o al massimo a un Marat. Una volta unito un popolo a destra e a sinistra stanco dei partiti cosa pensa di realizzare? Come pensa di governare le scelte su grandi temi che si possono affrontare solo con un progetto politico di società? Quando dirà "guerra sì" o "guerra no" o "cellule staminali sì" o "cellule staminali no" che tipo di seguito gli resterà? A me pare che il suo seguito possa essere assimilabile a quello di chi impugnasse una bandiera per dire "Viva la pancia piena" o "viva la f...(o quel che piace di più)" Chi può essere contrario? Ma poi? La critica al discorso politico tradizionale moderno l'hanno svolta pensatori più strutturati di Grillo: Lyotard, Morin, Habermas... Se Grillo avrà buon senso limiterà il suo impegno politico a una campagna di moralizzazione della politica e a qualche tema limitato. Se non avrà buon senso farà un partito. Ma se i partiti avranno buon senso ascolteranno ciò che la piazza ha detto nel V-Day (soprattutto i partiti di sinistra, perché gli eletori di destra lo sanno che i loro candidati sono corrotti e ipocriti, ma vi si rispecchiano e continueranno a votarli, mentre dalla nostra parte si continua a credere nei principi e nell'etica pubblica e quindi di soffre nel doversi turare il naso), se non avranno buon senso - ciò che temo - continueranno a far parlare personaggi che sono la nostra rovina tipo Polito o gli altezzosi difensori dei privilegi del Palazzo.
Però sarò sincero non mi fido di Grillo molto più di quanto non mi fidi di certi nostri polici. Cosa vuoi che ti dica? Io preferirei che scomparissero le figure carismatiche e vorrei che il confronto politico si svolgesse tra persone competenti che non scaldano il cuore delle masse ma risolvono i problemi concreti e ipotizzano soluzioni con una visione di società futura. Nel paese che sogno i media non aspettano le frasi ad effetto di questo o quel leader per innescare sterili polemiche che aumentino i lettori/spettatori ma si documentano sui contenuti e contribuiscono alla crescita dell'opinione pubblica. La "fede politica" in questo paese utopico non esiste ma le opinioni si adeguano alla realtà e si vota non "contro" qualcuno o per una bandiera ma per il discorso (e la pratica) più capace di costruire futuro. Diversamente avrà sempre ragione Carl Schmitt nel parlare di "Teologia politica" e l'attesa del Redentore di Arcore o di Genova avrà segnato davvero il capolinea della democrazia.
You may say I'm a dreamer...
Non parliamo di Borghezio
I miei amici mi parlano di Borghezio. No, non parliamo di Borghezio. Quando ne sento parlare e vengo a sapere delle cose che fa non mi sembra possibile che esista e credo sia tutto effetto di un tumore al cervello.
Invece esiste e allora dico "non ho un tumore al cervello", ma non so se rallegrarmi.
Nel privato mi rallegro ma nel pubblico rabbrividisco.
Invece esiste e allora dico "non ho un tumore al cervello", ma non so se rallegrarmi.
Nel privato mi rallegro ma nel pubblico rabbrividisco.
lunedì 17 settembre 2007
Sei anni e sei giorni anni della cosiddatta "guerra al terrore". E dichiarazioni bellicose contro l'Iran. pure dalla Francia. Nel frattempo in Iraq le cose vanno come vanno. Quella della guerra in Iraq deve essere una fissa. I Romani ci andavano spesso a combattere da quelle parti "per esportare l'oligarchia" probabilmente... La più famosa di tutte le loro spedizioni fu quella disastrosa di Marco Licinio Crasso, conclusa con la disfatta di Carre. Pochi giorni prima della disastrosa battaglia il comandante della cavalleria alleata Abghar vedendo che i Romani continuavano a inoltrarsi nel deserto per cercare lo scontro risolutivo coi Parti e nel frattempo si indebolivano e si esaurivano per il sole e per la sete così disse a Crasso: "Credevi forse che sarebbe stata una passeggiata in campagna?". Se il presidente Bush sapesse leggere e se qualcuno nel suo entourage avesse mai letto "Le vite parallele" di Plutarco forse ci avrebbero pensato di più prima di imbarcarsi in una azione catastrofica, il cui peggior esito è quello di aver rafforzato il fondamentalismo anziché indebolirlo. E una guerra in Iran sarebbe un fallimento ancora peggiore.
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La frase del mese
"Una volta Samuel Johnson disse: il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie" (Kirk Douglas in Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick)