lunedì 17 settembre 2007
Sei anni e sei giorni anni della cosiddatta "guerra al terrore". E dichiarazioni bellicose contro l'Iran. pure dalla Francia. Nel frattempo in Iraq le cose vanno come vanno. Quella della guerra in Iraq deve essere una fissa. I Romani ci andavano spesso a combattere da quelle parti "per esportare l'oligarchia" probabilmente... La più famosa di tutte le loro spedizioni fu quella disastrosa di Marco Licinio Crasso, conclusa con la disfatta di Carre. Pochi giorni prima della disastrosa battaglia il comandante della cavalleria alleata Abghar vedendo che i Romani continuavano a inoltrarsi nel deserto per cercare lo scontro risolutivo coi Parti e nel frattempo si indebolivano e si esaurivano per il sole e per la sete così disse a Crasso: "Credevi forse che sarebbe stata una passeggiata in campagna?". Se il presidente Bush sapesse leggere e se qualcuno nel suo entourage avesse mai letto "Le vite parallele" di Plutarco forse ci avrebbero pensato di più prima di imbarcarsi in una azione catastrofica, il cui peggior esito è quello di aver rafforzato il fondamentalismo anziché indebolirlo. E una guerra in Iran sarebbe un fallimento ancora peggiore.
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La frase del mese
"Una volta Samuel Johnson disse: il patriottismo è l'ultimo rifugio delle canaglie" (Kirk Douglas in Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick)
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